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domenica 13 gennaio 2013

American Horror Story Asylum


Trovo la seconda stagione molto più studiata e focalizzata su dei temi ben precisi rispetto alla prima, l'aspetto "horror" è orientato al macabro con eventi tipici dello stereotipo del film dell'orrore, qui i luoghi comuni vengono letteralmente derisi.



Un manicomio, un killer che spella giovani donne per fare dei suppellettili, omosessualità curata con l'elettroshock, strani esseri cannibali, ed esperimenti su pazienti sono tutte cose viste e riviste ma in American Horror Story troviamo una chiave di lettura diversa, come ho già detto, qui, abbiamo un tentativo di ridicolizzare il genere horror in sé, suscitare paura allo spettatore per poi fargli capire che non è diversa da una delle molteplici emozioni che proviamo e recitiamo ogni giorno.
Troviamo largo uso di messaggi ed immagini forti, non è una serie tv per le persone deboli di cuore o per quelle con valori cattolici affermati, la blasfemia è all'ordine del giorno anche se parti importanti della trama fondano le loro radici nei valori portanti del cristianesimo, valori che a volte vengono interpretati in modo del tutto personale.
La perversione che si respira è ai massimi livelli, non ci sono inibizioni sia dal punto di vista della sceneggiatura che nella messa in scena della stessa.
Non abbiamo dei limiti fissati, c'è una libertà di azione che solo negli ultimi anni riusciamo a vedere ed è proprio per questo che si spinge al massimo, si cerca di dare il meglio.
I personaggi sono meglio descritti, conosciamo tutte le sfaccettature di ogni singolo, l'interpretazione da parte dei vari attori rende realistico il tutto, l'incredibile bravura di Jessica Lange nell'interpretare Sister Jude è quello che descrive meglio cosa intendo quando affermo che il tentativo di rendere credibile il contesto è riuscito.
I vari aspetti inquietanti o moralmente sbagliati li ritroviamo nei comportamenti delle persone, gli stessi comportamenti che fanno parte di tutti noi, l'essere mostro non è sempre diverso dall'essere persona.
Il contesto assurdo in cui si sviluppano le faccende è l'unica cosa che lo differenzia dalla vita reale.


6 commenti:

  1. Questa seconda stagione mi pare decisamente migliore della prima: il contesto e la maggiore coesione della trama l'hanno resa sicuramente più interessante.

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    1. E' quello che penso anche io, è studiata meglio, sfrutta tutto il suo potenziale!

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  2. Già, alla faccia della casa infestata gli autori hanno fatto una scelta rischiosa ma geniale nel cambiare toni e luogo. Risulta tutto più completo e intrigante così!

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    1. Secondo me era un rischio da percorrere, continuare sulla scia della prima ancora per 10 episodi non era credibile.

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  3. Non vedo l'ora che trasmettano su MTV la prima serie! Mi ha sempre incuriosita ma non sono mai riuscita a vederla quando la programmavano su Sky...
    Tutti questi commenti positivi non fanno altro che far crescere la mia curiosità! :)

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  4. Fai bene, io comunque ti consiglio di guardarla in lingua se ne hai la possibilità :)

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